Oggi tutti  aspirano alla celebrità ad ogni costo quasi fosse l’unica ragione capace di dare senso all’intera esistenza.

“In the future everyone will be world-famous for 15 minutes”: è questa la profezia del visionario artista Andy Warhol pittore ed esponente della pop art americana.  

Squadre di uomini famosi, ballerini, attori, cantanti,, vengono sfornati ogni giorno da reality, talent e concorsi di giovani emergenti.

Giudicati da talent scout spesso improvvisati, gli aspiranti celebri occupano letteralmente interi palinsesti televisivi oltre che il web attraverso i social, i blog e i social network.

Viviamo circondati da una realtà che celebra il culto del “bello, ricco e famoso” e che ci proietta in un futuro in cui l’unica cosa che conta è apparire.

La facilità di apparire ha innescato nei giovani il malsano pensiero comune che i contenuti siano superflui e che il saper ballare, cantare e recitare siano accessori di cui si possa fare a meno, tanto per tutti alla fine arriveranno i quindici minuti di celebrità.

Questo ha dato origine a un vero e proprio mercato dei sogni che sta bruciando le potenzialità di intere generazioni di giovani.

Dietro alla ricerca del giovane talento, c’è troppo spesso la mercificazione dei buoni propositi, delle aspettative e delle capacità e il perseguimento del profitto.

Se non si ritornerà in tempi brevi alla cultura della sostanza, della formazione e del sacrificio, non ci rimarrà che una manciata di soli ed effimeri 15minuti!!